Fagnigola

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La Parrocchiale

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La Parrocchiale

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Necessità di una chiesa nuova

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Richiesta di contributo all'amministrazione comunale

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Approvazione spesa per erezione nuova chiesa

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Visita pastorale del 1906

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Benedizione della nuova parrocchiale

LA PARROCCHIALE

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La parrocchiale di Fagnigola, eretta tra il 1901 e il 1909 in stile neogotico, è dedicata a San Michele Arcangelo. Viene decorata nei primi anni ’50 da Tiburzio Donadon (1881 – 1961) su indicazioni dello scultore Marcello Mascherini (1906 – 1983), autore del Crocifisso (gesso patinato, 1935) posto nella parete dell’abside.

Mascherini nel 1970 cura la fusione in bronzo del San Michele Arcangelo posto sulla colonna antistante la chiesa. L’originale in legno, opera dello scultore locale Giacobbe della Giustina (1874 - 1952), è conservato presso la Chiesa Antica.

NECESSITA' DI UNA NUOVA CHIESA

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All’inizio del nuovo secolo, la chiesa antica, oltre a presentare più gravi problemi di vetustà, diventa troppo piccola per ché la popolazione in pochi anni è notevolmente aumentata.

Il parroco Don Luigi Padovese fa eseguire una perizia all’Ing. Arch. Pietro Saccardo di Venezia, che con una dettagliata relazione espone il suo parere.

Venezia, 29 maggio 1901

Relazione sopra le condizioni della Chiesa parrocchiale di Fagnigola di Azzano Decimo e sulla necessità della erezione d’una nuova Chiesa.

La chiesa esistente ha la lunghezza di metri 11,10 con la larghezza di metri 7,57 e quindi lo spazio riservato ai fedeli non ha che mq. 84. Che con tali dimensioni essa sia troppo piccola, anzi di gran lunga inferiore alla capacità richiesta, è cosa evidentissima. Di fatto potrebbe bastare appena per una popolazione di 400 anime, anche calcolando che una sola metà si raccolga in chiesa...

Ora la popolazione è invece di 900 anime e secondo i calcoli fatti aumenta di 20 circa all’anno.

Né vi è modo di ampliarla, sia allungandola o sia costruendovi le navate laterali perché la sua forma non si presta a ciò ed è anche troppo bassa, di modo che alla maggiore ampiezza non corrisponderebbe l’altezza, per cui verrebbe non solamente sproporzionata e deforme, ma anche insalubre per mancanza d’aria respirabile. ... Già oggi il numero eccessivo di persone che si raccolgono in chiesa è non solo contrario all’igiene, ma anche pericoloso. Perciò si manifesta urgente la necessità di una nuova Chiesa, ma con essa sorge anche la questione del nuovo sito sul quale erigerla.

...la chiesa odierna si trova fuori del centro del paese anzi in un angolo dei più remoti, in luogo prossimo a terreni bassi e soggetti a frequenti inondazioni... D’altra parte il territorio della Parrocchia tende a popolarsi altrove, in ispecie dopo l’abbattimento del bosco Mantova, dove sorgono nuove abitazioni...

Il sito più opportuno sarebbe il centro della piazza dove sono le scuole... A ciò concorre anche il voto della popolazione che si mostra molto ottimamente disposta a prestarsi con l’opera gratuita nei mesi liberi dal l’emigrazione e dai lavori campestri.

Con tali aiuti il M. Rev. Arci spera di riuscire a far fronte alla spesa della nuova chiesa che sarcì molto modesta potendosi ritenere che 30.mila lire siano sufficienti a portarla a termine.

Don Padovese a questo punto non perde tempo e acquista subito l’area da proporre ai parrocchiani per erigere la nuova chiesa.

In due sedute successive il 14 luglio e il 4 agosto 1901, convoca i capi famiglia che approvano nella prima la scelta dell’area e nella seconda il progetto. La nuova chiesa sarà del tipo e stile di quella di Savorgnano. Il progettista è l’Arch. Girolamo D’Aronco di Udine.

RICHIESTA DI CONTRIBUTO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

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In data 24 ottobre 1901, il Parroco e i fabbricieri si rivolgono al Sindaco di Azzano Decimo al fine di ottenere un contributo per la costruzione della nuova chiesa. Viene allegata la relazione dell’Ing. Saccardo e il progetto.

La costruzione della nuova chiesa, essi dicono, non è un capriccio, ma una necessitò.

Il preventivo di spesa è di lire 30.000, senza calcolare le prestazio ni d’opera dei parrocchiani che saranno gratuite.

La somma a disposizione è di lire 7.000, comprese lire 5.000 dell’eredità dell’Arciprete Antonio Mascherin.

Le rimanenti lire 23.000 dovrebbero essere coperte in un decennio, ma la parrocchia dispone di sole lire 1500 annue così reperibili: lire 500 con i redditi della mansioneria e lire 1.000 tra offerte dei parrocchiani e della CASSA prestiti locale. Resta scoperta la somma di lire 8.000, che si richiede al Comune.

«... A provvedere pertanto alla mancata somma di lire 8.000 i sotto- scritti invocano il concorso della comunale amministrazione e sentono fiducia che codesta onorevole rappresentanza vorrà di buon grado, come ha fatto nel caso identico il comune di Porcia per Palse nello scorso anno, venire in aiuto a questi parrocchiani che, con ammirevole fervore, si accingono volenterosi ad un sacrificio realmente superiore alle loro forze...».

Il parroco informa che il contributo potrà essere diviso in dieci rate annuali di lire 800 l’una, «... rendendo così insensibile ai con tn buenti l’aggravio del bilancio. . . ».

Emerge ancora la determinazione dei Fagnigolesi in queste righe: «Avvertono infine i sottoscritti che è intenzione di gettare le fondamenta della nuova chiesa nella prossima primavera, in febbraio, e prima che termini l’anno presente benedire la prima pietra (funzione che sarà tenuta da S.E. Mons. Vescovo) e siccome vogliono perpetuare in apposita pergamena anche l’atto di concorso di codesto Onor. Municipio, così rivolgono calde preghiere di appoggiare il più presto possibile l’argo mento al Consiglio Comunale».

Seguono le firme del Parroco, di 3 fabbricieri e di 38 capi famiglia.

APPROVAZIONE SPESA PER EREZIONE NUOVA CHIESA

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La richiesta viene discussa nel consiglio comunale del 3 dicembre 1901; non è stato trovato il verbale di questo consiglio, ma si presume battagliero e senza esito. La seconda discussione per approvare la spesa è effettuata nel consiglio comunale dell’8 aprile 1902.

L’assessore Flora Evaristo, contrario alla spesa in esame, non ritiene inservibile né angusta la vecchia chiesa perché ci sono altre chiese nel comune che potrebbero fare le stesse richieste e anche perché il campanile di Azzano Decimo presenta maggiore urgente necessità di essere riparato.

L’assessore Viezzi Enrico ritiene effettivamente che la vecchia chiesa di Fagnigola sia insufficiente ai bisogni della parrocchia, ciò che è stato anche dimostrato con relazioni tecniche «... e trova quindi opportuno di incoraggiare ed aiutare l’opera di quei frazionisti che si assumono volentieri un così grave sacrificio».

Si delibera l’approvazione della spesa annua di lire 400 per 10 anni, la metà della somma richiesta.

VISITA PASTORALE DEL 1906

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È l’ultima Visita Pastorale di cui si è a conoscenza prima della sconsacrazione della vecchia chiesa, e avviene l’il novembre da parte del Vescovo Mons. Francesco Isola.

Nella sua relazione Don Luigi Padovese conferma molte delle notizie già riferite in precedenti visite, tra cui l’esistenza di due Benefici.

Del Beneficio per il cappellano, di nomina Vescovile, attualmente è investito il Rev. Don Ferdinando Beltrame «... che l’assunse con dichiarazione scritta e trasmessa alla Curia Vescovile di lasciare libere tutte le rendite del Beneficio stesso al Parroco locale per l’erezione della nuova chiesa». Tale Beneficio era stato soppresso dal demanio e, per cura dello scrivente, è stato rivendicato nel 1869. Ha la rendita netta attualmente di lire 500.

La chiesa ha l’entrata annua garantita da un certificato di rendita di lire 210 con l’obbligo di 16 S.Messe, più il reddito di lire 350 del Legato Stefani e il ricavato delle Cappelle. La prebenda parrocchiale ha la rendita netta di lire 1.537.

La casa parrocchiale è sufficiente, ha bisogno di qualche «riatto».

I registri dell’archivio sono in ordine.

Il numero delle anime è di circa 1000. Il numero delle comunioni, detratte quelle per la Pasqua, è di circa 1500 annue. Nell’ultima Pasqua sono mancati «all’adempimento del precetto Pasquale, forse uno».

Riferisce che vi è «in costruzione una nuova chie sa parrocchiale iniziata nel 1901 e coperta nel 1905 e si attendono i mezzi necessari per renderla ufficiabile».

Le spese sostenute per l’erezione della nuova chiesa ammontano a lire 40.000, delle quali 20.000 Pagate, le rimanenti 20.000 saranno estinte nei successivi 10 anni attraverso la contribuzione della parrocchia e del comune.

Afferma che la nuova chiesa «urge di renderla ufficiabile perché la vecchia devesi abbandonare per la sicurezza personale dei fedeli, perché relativamente agli utenti; cresciuti di numero quattri più della sua capacità, è resa affatto insufficiente.

Aggiungesi un terzo motivo: perché dichiarata anteigenica. Per poter funzionare la nuova chiesa domanda: porte, serramenti di finestre e la stabilitura del coro e sacristia, almeno servono lire 10.000».

BENEDIZIONE DELLA NUOVA PARROCCHIALE

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Nel 1911 la nuova Chiesa è finalmente terminata.

Nel Registro dei Battesimi a pag. 59 dell’anno 1911 il parroco Don Luigi Padovese così scrive: Il 26 marzo il Vescovo Mons. Francesco Isola, non potendo venire nelle ore antimeridiane a Fagnigola causa il cattivo tempo, delega a compiere il sacro rito della Benedizione della nuova chiesa il Rev. Vicario Foraneo di Azzano Decimo Don Gio Batta Gasparotto. La messa è celebrata dal Parroco Don Luigi Padovese. Intervengono alla solennità: la fabbriceria, il Sindaco, Cav. E. Piva, il suo segretario A. Dolfinì e tutta la popolazione.

Nel pomeriggio giunge Sua Eccellenza il Vescovo che amministra la Cresima a 200 persone, quindi trasporta il SS. Sacramento dalla chiesa vecchia alla nuova con immenso concorso di popolo. La festa viene chiusa con il canto del Te Deum e la Benedizione del SS. Sacramento.

Associazione Pro Loco "SAN MICHELE" Via Geresina, 33082 Fagnigola di Azzano Decimo (PN). proloco@fagnigola.it.